White Gold: War in Paradise, Da testare.

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AquiliferY™
CAT_IMG Posted on 15/8/2008, 07:57




White Gold: War in Paradise

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Dalla Russia con amore…

In teoria non sarebbe propriamente Russia, ma uno dei tanti paesi nati dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica. Sono infatti Ucraini i Deep Shadows, già autori nel 2005 di un FPS dalle ottime potenzialità ma afflitto da troppi bug, ossia Boiling Point: Road to Hell. Ci riprovano stavolta cambiando decisamente ambientazione, andando a proporre un titolo ambientato nel 2010 in una sperduta isola dei Caraibi in mano al cartello della droga, palesemente ispirato ai cosiddetti “low intensity conflicts”, che tristemente affliggono buona parte del pianeta (chi ha detto Africa?) spesso senza che alcuna informazione venga divulgata nelle società occidentali. Il tema politico sembra però essere soltanto l’innesco di questo titolo, caratterizzato secondo le ultime indiscrezioni da un gran numero di elementi lontani dai canoni classici del genere FPS, che dovrebbero migliorare l’esperienza di gioco ed attirare gli appassionati di RPG stufi dei soliti giochi.

La selezione della specie

Darwin lo scrisse nel 1859: "solo chi si adatta ai cambiamenti riesce a sopravvivere e prosperare". Lezione che i Deep Shadows devono aver tenuto bene a mente durante lo sviluppo di questo titolo, perché nel marasma di FPS ormai disponibili per piattaforma White Gold: War in Paradise si distingue per una certa dose di originalità. L’impianto classico del genere è stato infatti arricchito con diversi elementi mutuati dai RPG, su tutti la possibilità di scorazzare liberamente per l’isola, intessendo rapporti con le diverse fazioni impegnate nel conflitto. I personaggi non giocanti con cui sarà possibile interagire sembrano davvero tantissimi, con addirittura la possibilità di gestire dialoghi basati sulla risposta multipla, in grado di sviluppare una vera trama, che vada oltre il classico “distruggi tutto quello che si muove e conquista la base nemica”. E se ancora non fosse abbastanza, il giocatore potrà inoltre gestire il suo personaggio come in un vero RPG, con tanto di livelli ed abilità da sbloccare. Un gameplay inusuale che sembra assolutamente poter dire la sua anche in un panorama costellato di capolavori come quello degli sparatutto in prima persona.

E la grafica?

La grafica purtroppo sembra essere il tallone d’Achille di questo gioco. Nonostante resti sempre godibile, la sensazione di trovarci davanti a qualcosa di obsoleto per un gioco in uscita nel 2008 è abbastanza netta. In ogni caso il motore sembra cavarsela molto bene e tutta una serie di accorgimenti quali un ciclo meteo in tempo reale che alterna il giorno e la notte, e la possibilità di pilotare più di trenta veicoli tra barche carri armati ed elicotteri dovrebbero essere sufficienti ad immergere il giocatore nel contesto di gioco.

In definitiva non ci resta che aspettare ancora qualche settimana per mettere alla prova questo White Gold: War in Paradise, e testare di persona quante delle promesse annunciate siano state mantenute. Per adesso pollice alzato per i Deep Shadows, battere strade nuove in questo campo non è da tutti.
 
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