Gameland, dalla console al torneo

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AquiliferY™
icon10  CAT_IMG Posted on 16/8/2008, 11:11




Gameland, dalla console al torneo
aspiranti milionari con il joystick


ROMA - Arriveranno da tutta Italia per contendersi gli 80 mila euro messi in palio. Quattromila videogiocatori professionisti, o aspiranti tali, pronti a darsi battaglia all'Auditorium di Roma durante i tre giorni di Gameland, manifestazione che aprirà i battenti il 6 dicembre. L'evento, che è stato appena presentato, rischia di passare alla storia. E' infatti la prima volta che nel nostro Paese, in una competizione di giochi elettronici, c'è un montepremi degno di un quiz televisivo da prima serata.

A differenza di altre zone del mondo, dove il cosiddetto l'e-sport è fenomeno relativamente antico e in alcuni casi di massa. Negli Stati Uniti, ad esempio, è da metà degli anni '90 che si organizzano tornei per professionisti del mouse e più recentemente del joypad, con premi da centinaia di migliaia di dollari. Non a caso uno dei primi campioni di fama internazionale è stato quel Dennis Fong, noto online con lo pseudonimo di "Thresh", nato e cresciuto dalle parti di San Francisco. Un fulmine che schizzava per le arene digitali di Quake, videogame della Id Software, talmente veloce che i filmati delle sue partite sono ancora oggetto di studio. Nel 1997, sempre in un torneo, riuscì perfino a vincere una Ferrari. Dopo di lui, e siamo praticamente ai nostri giorni, sono arrivati i vari Johnathan "Fatal1ty" Wendel e Kornelia Takacs. Il primo è l'unico ad aver superato il milione di dollari guadagnato giocando. Mentre la seconda è considerata come la sola donna che, in questo particolarissimo settore, è riuscita a raggiungere i vertici delle classifiche mondiali battendo i suoi colleghi maschi.

Nel frattempo in Corea, ma ultimamente in tutta il resto dell'Asia, l'e-sport è diventato spettacolo da primetime. Per le strade affogate nel traffico di Ho Chi Minh City, la vecchia Saigon, si fa la fila per entrare negli internet caffé frequentati dai campioni locali. Per non parlare di Hong Kong, Singapore o Shangai. Ma la vera capitale del professionismo dei giochi elettronici è Seoul. Lì folle di adolescenti seguono in adorazione alla tv noiosissime partite di videogame di strategia e, per un autografo dei giocatori più quotati, sono disposti a dare un braccio. Per chi riesce davvero ad emergere, facendosi largo al suono di duri allenamenti e di vittorie, ci sono sponsorizzazioni che arrivano a 100 mila euro l'anno, senza contare i premi dei tornei.

Non stupisce quindi che i World Cyber Games, le olimpiadi per eccellenza dell'e-sport, siano una invenzione coreana. Nell'ultima edizione svoltasi a Seattle, dominata dalla nazionale statunitense, brasiliana e coreana (l'Italia si è piazzata al decimo posto), oltre alle medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, i giocatori più forti si sono portati a casa poco meno di mezzo milione di dollari. Che sono tanti, tantissimi soldi, per persone che in media hanno diciotto o vent'anni. Che queste cose avvengano anche in Italia, mercato che comunque per quel che riguarda i videogame genera un miliardo di euro l'anno, è improbabile. Perché qui da noi nel bene o nel male, a voi la scelta, nessuno è disposto a prendere tanto seriamente dei giochi elettronici. Ma certo, Gameland è un primo passo in quella direzione.
 
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CAT_IMG Posted on 16/8/2008, 13:45

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Io l'ho sempre detto. Sti Videogiochi ed in particolare la tecnologia col tempo ci sommergeranno. Non potremmo farne più a meno. Il fatto è che ste cose le promuovono anche da tutte le parti del mondo. Non mi ci vedo proprio a 90 anni a giocare alla Xbox 78 e alla PS 400. Brrr..Solo a pensarci.
Comunque sia sono molto noti quei Gamer professionisti. Soprattutto Fatal1ty...Tra sponsorizzazioni (Schede Video e altri Hardware) e Tornei ha fatto i miliardi.
 
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1 replies since 16/8/2008, 11:11   48 views
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